Introduzione
La no hat SEO è il prodotto di un percorso socioculturale. Un modo di ragionare soggetto all’eterno ritorno che silenziosamente e senza un nome mette radici nelle parti migliori dell’industria.
Ti spiegherò in questo articolo di cosa si tratta e perché dovresti ripetertela come un mantra per tutte le tue esigenze di SEO. Permettimi prima di raccontarti una breve storia del settore.
La nascita della No Hat SEO
In principio era il caos. I motori di ricerca erano pessimi nell’individuare il “search intent” e indirizzarlo verso i contenuti rilevanti. Regnava la seo black hat con le sue tecniche manipolative in grado di posizionare articoli spazzatura in cima ai risultati di ricerca.
Con il progresso, Google è migliorato esponenzialmente nel premiare i contenuti di valore e ad abbinarli al “search intent” dell’utente.
Sebbene il progresso abbia fortemente orientato i creatori di contenuti ai bisogni del consumatore, quel passato ci ha lasciato in eredità un dibattito irrisolto. La famosa dicotomia tra white hat vs black hat seo.
In passato la scelta tra la manipolazione artificiale o lo sforzo autentico si è spesso basata, almeno pubblicamente, sull’etica professionale e altre astrazioni.
Per qualche tempo abbiamo visto la diffusione del termine “seo grey hat”, a indicare un tipo di ottimizzazione che si trova a cavallo del confine tra ciò che è considerato etico e non etico. Il termine si riferisce in genere a tecniche che non sono totalmente coerenti con le linee guida da Google, ma al contempo non infrangono nessun divieto esplicito.
Oggi invece voglio farti conoscere un nuovo modo di fare SEO. Un modo orientato ai risultati misurabili, scientifico e senza pregiudizi. Sto parlando della “no hat seo”.
Cos’è la No Hat SEO?
La No Hat Search Engine Optimization, no hat seo per gli amici, è un metodo che esclude etica, moralità e altri argomenti sofistici dal dialogo.
Si concentra sui risultati oggettivamente misurabili, in una visione dei fatti orientata a cause e conseguenze, senza un giudizio decontestualizzato.
Nel concreto questo significa che un metodo non si classifica come white hat, black hat o grey hat.
Invece se ne misurano le conseguenze desiderate o meno che siano.
In questo modo è possibile misurare oggettivamente il rapporto costi benefici di una ottimizzazione nel proprio contesto.
Infatti non c’e garanzia che i risultati ottenuti con un metodo per una nicchia, sito o keyword specifica siano validi anche in un contesto diverso. Questo è il motivo principale per cui invito tutti i creatori agenzie e SEO expert a considerare una minima fase di sperimentazione priva di pregiudizi.
La no hat SEO è infatti un invito ad applicare il metodo sperimentale alla SEO. Per parafrasare Galileo Galilei, associando le «sensate esperienze» alle «dimostrazioni necessarie».
Perché “togliersi il cappello”?

La mente umana è soggetta a un’infinità di bias cognitivi, usati e abusati per influenzare i consumatori e indirizzarli a un certo tipo di prodotto.
Storicamente il genere umano ha spesso adottato comportamenti di massa irragionevoli, in favore di fantasie o vittima dei propri bias percettivi.
Gli archetipi del bene e del male, della luce e del buio, sono immagini che risuonano con il subconscio di qualunque essere umano a prescindere da età, sesso, etnia e cultura.
Per questo anche la SEO ha indossato le vesti del paladino e del malfattore che i nostri immagini gli hanno cucito su misura.
Tuttavia per raggiungere il successo, è neccessario in un mercato competitivo come la SEO, fare lo sforzo di rimuovere questo velo.
A guidare le nostre scelte strategiche, devono essere l’engagement del pubblico e le altre conseguenze negative o positive delle nostre scelte. Non di certo lasciare le nostre personali opinioni qualora prive di fondamento dimostrabile.
Il metodo no hat SEO
Il metodo no hat è la modalità con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà affidabile e verificabile. Esso consiste nella raccolta di dati empirici sotto la guida delle ipotesi teoriche da vagliare e nella analisi rigorosa, logico-razionale e, dove possibile, matematica di questi dati: come enunciato per primo da Galileo, associando le «sensate esperienze» alle «dimostrazioni necessarie».
E sì, ho riportato il primo paragrafo di Wikipedia sostituendo la parola metodo scientifico con no hat seo.
Nella SEO questo si riduce a:
- Ricercare strategie tramite guide o l’analisi diretta di competitor
- Ipotizzare quali possono adattarsi al tuo business e come
- Sperimentare per dimostrare o confutare la tua tesi
- Raccogliere e analizzari i dati con strumenti come Google Analitycs e Search console per citarne due
Semplice no?

Conclusioni
Spero di aver fornito al lettore degli spunti di riflessione e indicato una via che mi è molto cara per avere successo nel settore SEO.
Abbiamo ipotizzato che la sperimentazione metodica, è l’unico mezzo per raggiungere una conoscenza SEO accurata e portare successo al nostro business, non resta che dimostrarlo!